C’è un annuncio che riguarda Jannik Sinner che inevitabilmente sconcerta tutti, è confermato che lascerà il tennista italiano: si chiude un gran ciclo di vittorie
Jannik Sinner ha avuto una scalata fantastica nell’ultimo anno e mezzo, vincendo tre Slam di cui due Australian Open. A questi vanno aggiunti anche diversi tornei del Masters 1000 e dell’ATP 500, che gli hanno permesso di accumulare tanti punti in classifica. E di mettere una certa distanza dai rivali: da Alcaraz a Zverev, passando per Djokovic e Fritz, tutti guardano Sinner come il migliore di tutti.

Sinner oggi è squalificato per il caso Clostebol e sarà fuori tre mesi, nonostante questa decisione da parte della WADA, il suo allenatore Darren Cahill ha scelto di non tornare sui suoi passi: il sodalizio tra le parti finirà. Lo ha confermato lo stesso Cahill in un’intervista ai microfoni di Tennis Insider Club.
Queste le parole di Cahill: “Dopo tre o quattro anni è il momento per qualcun altro, una voce diversa, un’ispirazione diversa. La finestra temporale per il coaching è forse tre o quattro anni. E se dura più a lungo sei più una persona che lo protegge o un manager. Perché c’è una finestra di tre o quattro anni in cui puoi impartire tutto, e questo è anche il punto dell’allenatore”.
Darren Cahill e Sinner si separeranno a fine stagione
Prosegue l’allenatore dicendo: “Lo stile migliore di allenare un giocatore è insegnargli le cose in modo che possa risolvere i problemi da solo. E così il giocatore arriverà a un certo livello dopo tre anni. E quando gli dirai una cosa, lui la saprà già”. La partnership tra Cahill e Sinner, quindi, terminerà a fine 2025, nonostante il tennista abbia avuto una squalifica di tre mesi.

Cahill è sempre stato un estimatore di Sinner già da prima di diventarne allenatore. Oggi i due possono vantare uno dei migliori sodalizi della storia del tennis, vincente e decisamente sorprendente. Sul caso Clostebol ha detto: “Ho più esperienza nella comunicazione adesso, era importante mantenere unita la squadra, proteggerlo in questo ultimo anno, assicurarsi che si rendesse conto che non aveva fatto nulla, che fosse orgoglioso della persona che è, è stato molto importante per noi”.
Insomma, tra le parti c’è un grande rapporto di stima personale oltre che lavorativa. E chissà con chi si unirà Sinner quando dovrà dire addio all’allenatore australiano.